Foto di Clara Novelli

Il mio lavoro è un atto di libertà radicale e sincerità.
Ho chiamato la mia bottega Marangio perché vivo alla giornata, mi arrangio con i mezzi che ho e scelgo di essere libera, senza sottostare a regole o tecniche prestabilite. Creo seguendo il mio istinto, partendo da un punto e lasciando che tutto il resto emerga spontaneamente, ascoltando profondamente me stessa.
La mia arte è grezza, sincera, istintiva, un gesto di resistenza contro le imposizioni sociali e culturali.
Utilizzo principalmente materiali di recupero, dando nuova vita a oggetti scartati, trasformandoli in segni vivi di creatività e rinnovamento.
Mi sono sempre definita illustratrice indipendente, perché è stato il modo in cui ho scelto di lavorare e vivere l’arte. Oggi, però, sento di non rientrare più neanche in questa categoria. Preferisco abbracciare la mia natura di “bestia selvatica” libera, non addomesticata, capace di esprimere con forza e sincerità ciò che ho dentro.
Non voglio piacere a tutti, né compiacere, voglio essere.
In un mondo che pretende conformità, il mio lavoro è un invito a riappropriarsi della propria voce e della propria immaginazione, celebrando la forza della creatività femminile come pratica di libertà e di ribellione.